Erma di Pan
L’erma, raffigurante il dio Pan, si può legare ad un originale policleteo, precisamente al ramo sicionio della scuola policletea come sembrerebbero testimoniare alcuni particolari meno formali che caratterizzano la resa della capigliatura e che la inquadrano nel I secolo d.C.
La natura ferina del dio viene evocata solamente da due piccole corna poste sul capo. Il busto, con pettorali modellati, è leggermente rivolto verso sinistra mentre il capo accenna un leggero movimento in avanti. Il viso è di forma ovale e piena, con fronte poco alta incorniciata da due ciuffi ondulati. Antonio Nibby, che identifica nella scultura il dio Hermes, la colloca nel 1832 nella sala II.
Scheda tecnica
Inventario
Posizione
Datazione
Tipologia
Materia / Tecnica
marmo pentelico a grana fine
Misure
altezza 151 cm; altezza della testa 25 cm
Provenienza
Proviene dagli scavi di una frazione di Torrenova sulla via Casilina. Inventario Fidecommissario Borghese 1833, C., p.47, n.82. Acquisto dello Stato, 1902.
Conservazione e Diagnostica
- XIX secolo: Interventi in marmo alla base dell’erma, nella testa e nel naso; abraso il sesso
- 1996-1998: L. Persichelli
Scheda
L’erma presenta un busto modellato soprattutto nei pettorali, con una leggera rastremazione verso il basso; il sesso appare abraso. Le spalle accennano una lieve torsione verso sinistra, così come la testa volta leggermente in avanti. La scultura mostra una resa del dio Pan con connotati ferini particolarmente attenuati, evocati delicatamente dalla presenza di due piccole corna sopra il capo. Il viso è di forma piena e squadrata con fronte non molto alta, arcata sopraccigliare bassa e gote pronunciate; i capelli incorniciano il viso con una scriminatura centrale sulla fronte che crea due morbidi ciuffi ondulati.
Il movimento della testa porta ad ipotizzare che la scultura non sia stata concepita originariamente come un’erma e che si tratti di una replica, inquadrabile agli inizi del I secolo d.C., di un originale in bronzo di ispirazione policletea di cui sono noti altri due esemplari, uno a Firenze da collezione privata, e un altro presso la Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen (Poulsen 1951, p. 276, n.403). Quest’ultima, insieme alla copia Borghese, presenta un allentamento del rigore formale originale nella resa particolarmente dinamica delle ciocche, aspetto che ha indotto Georg Lippold e Dorothea Arnold a suggerire un legame con la prima fase della scuola policletea, nel ramo sicionio (Lippold 1950, p.178, nota 17; Arnold 1969, p.86).
Nel 1832 Antonio Nibby, identificando nell’erma il dio Mercurio, la ricorda collocata nella sala II, e ne rivela la provenienza dagli scavi effettuati nella tenuta Borghese di Torrenova, sulla via Casilina, intrapresi dal XVII secolo (Nibby 1832, p.67, n.1, tav.31a).
Giulia Ciccarello
Bibliografia
- A. Nibby, Monumenti scelti della Villa Borghese, Roma 1832, p.67, n.1, tav. 31a
- Indicazione delle opere antiche di scultura esistenti nel primo piano della Villa Borghese, Roma 1840, p.12, n. 2
- A. Nibby, Roma nell’anno 1838, Roma 1841, p. 915, n. 2
- Indicazione delle opere antiche di scultura esistenti nel primo piano della Villa Borghese, Roma 1854 (1873), p. 14, n. 2
- A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 26
- G. Giusti, La Galerie Borghèse et la Ville Humbert Premier à Rome, Roma 1904, p. 22
- A. J. Rusconi, La villa, il museo e la galleria Borghese: con 157 illustrazioni e una Intagliotipia, Bergamo 1906, p. 79
- Wolfgang Helbig, Führer durch die öffentlichen Sammlungen klassischer Altertümerin Rom (3° Edizione), a cura di Walther Amelung, II, Leipzig 1913, p. 238, n. 1540
- A. De Rinaldis, La R. Galleria Borghese in Roma, Roma 1935, p. 10
- G. Lippold, Die Griechische Plastik, in ”Handbuchder Archäologie”, VI. III. 1., Munich 1950
- F. Poulsen, Catalogue of the Ancient Sculpture in the Ny Carlsberg Glyptotek, Copenaghen 1951
- P. Della Pergola, La Galleria Borghese in Roma, (3° Edizione) Roma 1954, p. 9
- R. Calza, Catalogo del Gabinetto fotografico Nazionale, Galleria Borghese, Collezione degli oggetti antichi, Roma 1957, p. 7, n. 8
- W. Helbig, H. Speier, Führer durch die öffentlichen Sammlungen klassischer Altertümer in Rom, (4°Edizione), a cura di H. Speier, II, Tübingen 1966, p.720, n. 1959
- D. Arnold, Die Polykletnachfolge, in “Jdi Ergänzungsheft” 25, Berlin 1969
- M. G. Marzi Costagli, Una nuova replica del Pan del tipo Copenaghen Borghese, in “Archeologia Classica”, 28, 1976, pp. 40-48, in part. p.43, tav.XV, 1-2
- P. Moreno, Museo e Galleria Borghese, La collezione archeologica, Roma 1980, p. 12
- P. Moreno, S. Staccioli, Le collezioni della Galleria Borghese, Milano 1981, p.100, fig. 67
- P. Moreno, A. Viacava, I marmi antichi della Galleria Borghese. La collezione archeologica di Camillo e Francesco Borghese, Roma 2003, pp.164-165, n. 134
- Scheda di catalogo 12/00147837, P. Moreno 1976; aggiornamento G.Ciccarello 2020