Galleria Borghese logo
Risultati della ricerca
X
Nessun risultato :(

Consigli per la tua ricerca:

  • I risultati del motore di ricerca si aggiornano istantaneamente non appena si modifica la chiave di ricerca.
  • Se hai inserito più di una parola, prova a semplificare la ricerca scrivendone solo una, in seguito si potranno aggiungere altre parole per filtrare i risultati.
  • Ometti parole con meno di 3 caratteri, ad esempio "il", "di", "la", perché non saranno incluse nella ricerca.
  • Non è necessario inserire accenti o maiuscole.
  • La ricerca di parole, anche se scritte parzialmente, includerà anche le diverse varianti esistenti in banca dati.
  • Se la tua ricerca non produce risultati, prova a scrivere solo i primi caratteri di una parola per vedere se esiste in banca dati.

La morte della Vergine

Morandi Giovanni Maria

(Firenze 1622 - Roma 1717)

Il dipinto, documentato in collezione Salviati nel 1673, pervenne ai Borghese per via ereditaria. Si tratta del bozzetto de La morte della Vergine, prima opera pubblica dipinta da Giovanni Maria Morandi per la chiesa romana di Santa Maria della Pace, commissionata nel 1657 da Alessandro VII Chigi per interessamento del duca Salviati. L'opera, ricollegabile agli anni del soggiorno romano dell’artista fiorentino, dimostra la piena e compiuta adesione ai moduli compositivi e formali di Carlo Maratti e rappresenta la cd. Dormitio Virginis, ossia il transito dalla vita terrena a quella celeste della Vergine Maria che, concepita senza peccato originale, non morì come una comune mortale ma si addormentò per risvegliarsi nella grazia divina. La scena, infatti, ritrae il momento in cui la Madonna, assistita dagli Apostoli e da un coro di angeli, si appresta al trapasso.


Scheda tecnica

Inventario
405
Posizione
Datazione
1657-1659 circa
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su tela
Misure
cm 134 x 147
Cornice
Cornice settecentesca in stucco.
Provenienza

Roma, collezione Francesco Maria Salviati, 1673 (Silos 1673); Roma, collezione Borghese, 1833 (Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 36). Acquisto dello Stato, 1902.

Conservazione e Diagnostica
  • 1804 Francesco Popive (rifoderatira);
  • 1950-1951 Alvaro Esposti, Augusto Cecconi Principi (ampliamento del telaio, rifoderatura, pulitura e verniciatura).

Scheda

Il dipinto è segnalato per la prima volta presso la quadreria di casa Salviati da Giovanni Michele Silos che nel 1673 pubblicò il testo Pinacotheca sive Romana Pictura et Sculptura, in cui l'opera è così descritta: "Deiparae Transitus adstantibus Apostolis et psallentibus Angelis; Morandi apud eundem Ducem". La tela, infatti, costituisce il bozzetto per il quadro eseguito nel 1660 dal pittore fiorentino per la chiesa romana di Santa Maria della Pace, per la quale Morandi riceveva ancora, tra il 1706-1717, un legato di 15 scudi mensili (Della Pergola 1959).

Questa Morte della Vergine pervenne sul finire del Settecento in collezione Borghese, dove fu elencata per la prima volta negli elenchi fedecommissari del 1833 come opera di Carlo Maratti, attribuzione ripetuta nel 1891 da Giovanni Piancastelli ma respinta da Adolfo Venturi (1893) che fu il primo a riportarla al Morandi, riconoscendovi il bozzetto della pala di Santa Maria della Pace, commissionata al pittore intorno al 1657 e terminata al ritorno dell'artista da Vienna nel 1667 (cfr. Mocci 2012 con bibl. precedente). Tale parere è stato accolto unanimemente da tutta la critica successiva (Longhi 1928; Waterhouse 1937; De Rinaldis 1939; Della Pergola 1959, Waterhouse 1967) e di recente da Kristina Herrmann Fiore (2006).

Un disegno preparatorio relativo alla tela è stato presentato in occasione della mostra Italian drawings of the Renaissance and Baroque da Catherine Monbeig Goguel (2010).

  Antonio Iommelli


Bibliografia
  • G.M. Silos, Pinacotheca, sive Romana pittura et sculptura, Roma 1673, p. 132; 
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese, in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 351; 
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 194; 
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 216; 
  • E.K. Waterhouse, Baroque Painting in Rome. The Seventeenth Century, London 1937, p. 84; 
  • A. De Rinaldis, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1939, p. 42; 
  • P. della Pergola, Itinerario della Galleria Borghese, Roma 1951, p. 19; 
  • C.A. Petrucci, Catalogo generale delle Stampe tratte dai rami incisi posseduti dalla Calcografia Nazionale, Roma 1953, p. 176; 
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, II, Roma 1959, p. 107, n. 156; 
  • E.K. Waterhouse, A note on G. M. Morandi, in “Studies in Renaissance and Baroque Art presented to A. Blunt”, Londra 1967, p. 118, f. 3;
  • E.K. Waterhouse, Roman Baroque painting, Oxford 1976, p. 98; 
  • P. Moreno, C. Stefani, Galleria Borghese, Milano 2000, p. 164; 
  • K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 133; 
  • L. Mocci, Morandi, Giovanni Maria, in Dizionario Biografico degli Italiani, LXXVI, 2012, ad vocem;
  • C. Monbeig Goguel, in Capturing the Sublime. Italian Drawings of the Renaissance and Baroque, catalogo della mostra (Chicago, The Art Institute, 2012), a cura di S. Folds McCullagh, New Haven and London 2012, p. 195, n.110.