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Ritratto di Dama (Sofonisba Anguissola ?)

Anguissola Lucia

(Cremona post 1535 - 1565)

Questo ritratto, di cui si ignora la provenienza, è attestato in collezione Borghese a partire dal 1833. Una scritta applicata sul retro ne riferisce la paternità a Sofonisba Anguissola (“Suphonsba Cremonensis et nobili familia Anguisciola pinxit anno MDLVI”), pittrice cremonese, appartenente a una nobile famiglia di origini piacentine. Tuttavia, secondo la critica, il dipinto va riferito a una delle sue sorelle, in particolare a Lucia, avanzando l’ipotesi che la tela ritragga Sofonisba, prima della sua partenza per la Spagna, dove la celebre artista si recò nel 1559-60.


Scheda tecnica

Inventario
118
Posizione
Datazione
1556
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su tela
Misure
cm 34 x 26
Cornice

Salvator Rosa (cm 36 x 29 x 3,4)

Provenienza

Roma, collezione Borghese, 1833 (Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 20). Acquisto dello Stato, 1902.

Iscrizioni

Sul retro, in un frammento di tela riportata: "SUPHONSBA CREMONENSIS ET NOBILI FAMILIA ANGUISCIOLA PINXIT ANNO MDLVI"

Mostre
  • 1994 - Cremona, Centro Culturale Santa Maria della Pietà;
  • 1995 - Vienna, Kunsthistorisches Museum
Conservazione e Diagnostica
  • 1917 - Francesco Cochetti

Scheda

La provenienza di questo dipinto è ancora ignota. È segnalato in collezione Borghese a partire dagli elenchi fedecommissari del 1833, dove è descritto come 'opera del Sofonisma', nome che torna ripetutamente negli inventari borghesiani tra Sei e Settecento.

Il primo ad attribuire il quadro a Sofonisba Anguissola, sulla scorta di quanto riportato su un frammento di stoffa attaccato sul verso della tela, fu Giovanni Piancastelli (1891), seguito negli anni da Adolfo Venturi (1893), Raymond Fournier-Sarbovèze (1902), Roberto Longhi (1928), Aldo de Rinaldis (1939) e Paola della Pergola (1955) la quale, al contrario di Longhi - che parlò di autoritratto della nota pittrice - identificò il soggetto con Lucia Anguissola, una delle sei figlie di Amilcare e Bianca Ponzoni, nata a Cremona intorno alla metà degli anni Trenta del Cinquecento. Ad espungere l'opera dal catalogo di Sofonisba fu invece Giovanni Morelli (1897) che, dopo aver confrontato la tela romana con il Ritratto del dottor Pietro Manna (Madrid, Museo del Prado) e il Ritratto di Europa Anguissola (Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo) - due opere eseguite da Lucia Anguissola - non esitò ad assegnare a quest'ultima la composizione Borghese, ipotesi riproposta all'inizio degli anni Settanta da Flavio Caroli (1973). Secondo quest'ultimo, infatti, il quadretto fu eseguito da Lucia che raffigura Sofonisba prima della sua partenza per la Spagna, dove giunse nel 1559 per impartire lezioni di pittura a Elisabetta di Valois, moglie del re Filippo II.

Nel 1989, soffermandosi sul Ritratto di dama di Berlino (Gemäldegalerie), raffigurante secondo la critica Bianca Ponzoni Anguissola, Maria Kusche (1989) ha proposto di identificare il soggetto del presente dipinto con quello della teletta tedesca, ipotesi su cui sorvola Anastasia Gilardi (1994) che al contrario si sofferma sulla paternità dell'opera. Secondo la studiosa, infatti, 'la resa pittorica dei particolari, quali i capelli e i lumi, o dei pizzi 'sgranati' corrosi dalla luce' (Ead.) sono dettagli propri di Lucia che, rispetto a sua sorella, li definisce con minor solidità e lucentezza. Ad avvalorare questa tesi è inoltre il gesto così reale e intimo compiuto dalla figura, ritratta mentre giocherella con la propria collana-cordoncino, particolare che ritorna in maniera analoga nell'Autoritratto del Castello Sforzesco, dipinto da Lucia nel 1557.

Antonio Iommelli




Bibliografia
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese, in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 100;
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 92;
  • G. Morelli, Della Pittura Italiana. Studi Storici Critici: Le Gallerie Borghese e Doria Pamphili in Roma, Milano 1897, p. 200;
  • R. Fournier-Sarlovéze, Artistes oubliés, II. Sofonisba Anguissola et ses soeurs. Paris 1902, p. 33;
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 189;
  • A. De Rinaldis, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1939, p. 44; Della Pergola 1955, p. 75, n. 132;
  • F. Caroli, Per Lucia Anguissola, in "Paragone", XXIV 1973, pp. 69-73;
  • A. Gilardi, in Sofonisba Anguissola e le sue sorelle, catalogo della mostra (Cremona, 1994; Vienna 1995; Washington 1995), a cura di M. Gregori, Corsico, Milano, 1994, p. 288;
  • K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 42.