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Ritratto virile su busto moderno

Arte romana


Il ritratto, di cui è antica solo una porzione del collo e metà inferiore della testa, incluso l’attacco del naso, venne pesantemente restaurato nella forma attuale di busto in occasione dell’allestimento ottocentesco nel vestibolo del Casino. La scultura raffigura un uomo di età matura con l’ovale del volto allungato e ampia calvizie. La bocca, dalle labbra sottili, è chiusa; le accentuate rughe nasolabiali, i solchi sotto gli occhi e sul collo, la profonda fossetta sul mento contribuiscono allo stile marcatamente veristico del ritratto, che, insieme alla resa puramente grafica dei capelli, ne permette un inquadramento nell’ambito della tarda età cesariana.


Scheda tecnica

Inventario
XXXIc
Posizione
Datazione
ca. 40 a.C.
Tipologia
Materia / Tecnica
marmo di Luni
Misure
altezza con busto cm 49 (antico cm 16)
Provenienza

Collezione Borghese, citato per la prima volta nell’Inventario Fidecommissario Borghese 1833, C, p. 41, n. 10. Acquisto dello Stato, 1902.

Conservazione e Diagnostica
  • 1990/91 - Istituto Centrale del Restauro
  • 2008 - Consorzio Capitolino

Scheda

Il ritratto, di ignota provenienza, è noto per la prima volta dall’Inventario Fidecommissario Borghese che nel 1833 ne registra l’ingresso nella collezione di famiglia e l’inserimento in una nicchia del Portico. Probabilmente per tale occasione il piccolo frammento antico conservato – con porzione del collo e metà inferiore della testa, incluso l’attacco del naso – venne pesantemente restaurato nella forma attuale di busto.

La scultura raffigura un uomo di età matura con l’ovale del volto allungato e ampia calvizie. Sulla parte antica si osserva che la capigliatura è realizzata tramite sottili incisioni che disegnano le ciocche dei capelli, secondo una moda diffusa nel I sec. a.C. fino alla tarda età repubblicana. La bocca, dalle labbra sottili, è chiusa; le accentuate rughe nasolabiali, i solchi sotto gli occhi e sul collo, la profonda fossetta sul mento contribuiscono allo stile marcatamente veristico del ritratto, che ne permette un inquadramento nell’ambito della tarda età cesariana. Nello specifico, come già suggerito da Paolo Moreno, sono ravvisabili alcune caratteristiche tipiche dei ritratti di Giulio Cesare, secondo il tipo delle emissioni monetali del 44/43 a.C., soprattutto la conformazione del cranio e della chioma, così come espresse anche dal celebre ritratto proveniente dagli scavi condotti da Luciano Bonaparte nel 1825 a Tusculum (Castello di Agliè; Borda 1943-44, pp. 347 ss; Buccino 2008 con bibliografia). Come è noto, il Borda notò diverse anomalie in quella testa da lui fissata in posizione verticale: una sella sulla parte superiore del cranio e un eccessivo sviluppo del parietale sinistro, interpretate come malformazioni fisiche di Cesare, «clinocefalia» e «plagiocefalia». Una recente rilettura della postura del ritratto tuscolano di Giulio Cesare mette in luce come entrambe le supposte deformazioni patologiche siano frutto della percezione visiva del pezzo, che ne enfatizza il riflesso della alopecia – caratteristica fisionomica originaria – e il volto più largo della media e sfuggente verso il mento (Carotta 2016).

Il ritratto Borghese, nonostante l’esiguità del frammento antico conservato, può essere considerato un esempio tipico del crudo realismo descrittivo caratteristico della tarda età repubblicana, in cui la resa puramente grafica dei capelli è convenzione comune a molti ritratti tardorepubblicani. La testa era presumibilmente inserita in una statua togata: la toga, infatti, a partire dalle guerre sociali assurse a simbolo del raggiungimento dello status di civis romanus.

Jessica Clementi




Bibliografia
  • M. Borda, Il ritratto tuscolano di Giulio Cesare, in “Rendiconti della Pontificia Accademia romana di archeologia”, 20, 1943-44, pp. 347-382.
  • R. Calza, Catalogo del Gabinetto fotografico Nazionale, Galleria Borghese, Collezione degli oggetti antichi, Roma 1957, p. 13, n. 112.
  • P. Moreno, Museo e Galleria Borghese, La collezione archeologica, Roma 1980, p. 8.
  • P. Moreno, A. Viacava, I marmi antichi della Galleria Borghese. La collezione archeologica di Camillo e Francesco Borghese, Roma 2003, p. 92, n. 48.
  • L. Buccino, Testa di Giulio Cesare, in Trionfi romani, catalogo della Mostra, Roma, Colosseo 5 marzo- 14 settembre 2008, a cura di E. La Rocca, S. Tortorella, Milano 2008.
  • F. Carotta, Il Cesare incognito. Sulla postura del ritratto tuscolano di Giulio Cesare, in “Numismatica e Antichità Classiche”, 45, 2016, pp. 129-179.
  • Scheda di catalogo 12/99000426, G. Ciccarello 2021.