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Sarcofago a festoni con Nereidi che portano le armi di Achille; sezione della fronte

Arte romana


Il rilievo è pertinente alla parte centrale della fronte di un sarcofago di cui si conservano le porzioni destra e sinistra in Sala VIII, CCXXVII, CCXXXVII e i lati brevi in Salone, XXXV, XXXVII. La parte inferiore della scena è caratterizzata da una ghirlanda di frutti e fiori, mentre nella lunetta compare una Nereide, una delle ninfe marine figlie di Nereo e Doride, sdraiata su un delfino e con in mano la corazza di Achille. Il soggetto figurativo è quello narrato da Omero nell’Iliade, la consegna delle armi ad Achille da parte della madre, Teti, e delle sorelle marine di questa, le Nereidi, che grande successo e fortuna ebbe in particolare sulla ceramica greca e magnogreca.

Il tipo appartiene a una serie dei sarcofagi decorati con ghirlande prodotti fra I e IV sec. d.C., che godette di particolare apprezzamento in età adrianea e antonina; il corteggio marino – allusione alla condizione idillica ultraterrena – impiegato per ornare la lunetta è fra i temi più diffusi nella scultura funeraria romana.


Scheda tecnica

Inventario
IILa
Posizione
Datazione
130-150 d.C.
Tipologia
Materia / Tecnica
marmo bianco venato di azzurro
Misure
altezza cm 52, larghezza cm 60
Provenienza

Collezione Borghese (ante 1671)?; Inventario Fidecommissario Borghese 1833, C., p. 43, n. 31. Acquisto dello Stato, 1902.

Conservazione e Diagnostica
  • 1995 Paola Mastropasqua

Scheda

Il frammento di lastra, inserito su un basamento moderno, comprende un voluminoso encarpo, strutturato simmetricamente e pendente alle estremità da due polsini, dove una foglia di vite copre una teoria di grappoli d’uva, melograni, mele, pigne, corimbi, bacche e frutti meno caratterizzati. Nella lunetta della ghirlanda compare una Nereide su delfino, con il volto rivolto a destra: con la mano destra distesa tiene il lembo di un mantello, mentre con la sinistra stringe al petto una corazza.

La scena raffigurata è pertinente alla porzione centrale della fronte di un sarcofago, cui appartengono anche le lastre in Sala VIII, CCXXXVII e CCXXVII, in cui è effigiato il tema omerico del trasporto delle armi di Achille da parte delle Nereidi, mentre in questa sala sono esposti i due lati brevi (XXXV; XXXVII) anch’essi riutilizzati come base di statue.

L’atteggiamento e il movimento del panneggio richiamano quello della Nereide con la corazza di Achille in un sarcofago del Vaticano (Musei Vaticani, inv. 874; Spinola 1996, p. 78, PO 11).

Il primo modello va ricercato in una popolare composizione figurativa tardoclassica ed ellenistica del thiasos marino; nelle molteplici varianti, infatti, compare frequentemente la figura di Nereide sdraiata di schiena con le gambe incrociate trasportata da un delfino. Il motivo, inizialmente generico, ebbe poi grande diffusione quale rappresentazione del racconto mitico della consegna delle armi di Achille da parte di Teti e delle Nereidi (Sena Chiesa 2020).

Il pezzo rientra nella vasta classe dei sarcofagi con creature marine di produzione urbana, che copre un ampio arco cronologico a partire dalla tarda età traianea fino al tardo IV sec. La diffusione della tematica marina sui monumenti funerari può ben spiegarsi con il carattere stesso delle figurazioni, particolarmente adatte a composizioni simmetriche e decorative, oltreché alla specifica valenza funeraria del soggetto, chiaro rimando alla quiete e beatitudine ultraterrene (Engelmann 1973, pp. 60-65; Guj 2010; Parodo 2018).

Jessica Clementi




Bibliografia
  • A. Nibby, Monumenti scelti della Villa Borghese, Roma 1832, p. 49.
  • A. Rumpf, Die Meerwesen auf den antiken Sarkophagreliefs, Die antiken Sarkophagreliefs V, 1, Berlin 1939, p. 1, n. 1, tavv. 1-2.
  • R. Calza, Catalogo del Gabinetto fotografico Nazionale, Galleria Borghese, Collezione degli oggetti antichi, Roma 1957, p. 17, n. 184.
  • J. Engemann, Untersuchungen zur Sepulkralsymbolik der späteren römischen Kaiserzeit, Münster 1973, pp. 60-65.
  • P. Moreno, Museo e Galleria Borghese, La collezione archeologica, Roma 1980, p. 9.
  • P. Moreno, S. Staccioli, Le collezioni della Galleria Borghese, Milano 1981, p. 102.
  • G. Koch, H. Sichtermann, Römische Sarkophage, Munchen 1982, p. 233 n. 62.
  • H. Herdejürgen, Stadtrömische und italische Girlandensarkophage, 1. Die Sarkophage des 1 . und 2. Jahrhunderts. Die antiken Sarkophagreliefs, VI, 2, 1, Berlin 1996, p. 122, n. 70, tav. 37, 1-2; 40, 1; 43, 1-2.
  • G. Spinola, Il Museo Pio Clementino, I, Roma 1996, p. 78, PO 11.
  • H. Herdejürgen, Antike und moderne Reliefs in der Villa Borghese, in “Archäologischen Anzeiger”, 4, 1997, pp. 480-503, in part. p. 491.
  • P. Moreno, C. Stefani, Galleria Borghese, Milano 2000, p. 57, n.18b.
  • P. Moreno, A. Viacava, I marmi antichi della Galleria Borghese. La collezione archeologica di Camillo e Francesco Borghese, Roma 2003, pp. 108-109, n. 71.
  • M. Guj, Sarcofago con thiasos marino, in Palazzo Colonna. Appartamenti. Sculture antiche e dall’antico, a cura di M. G. Picozzi, Roma 2010, pp. 231-234, n. 40.
  • C. Parodo, La morte per acqua. Iconografia di un thiasos marino su un frammento di sarcofago inedito del Museo Civico “Giovanni Marongiu”, Cabras (OR), in “Layers” 3, 2018, pp. 1-20.
  • G. Sena Chiesa, La nereide-menade: i sentieri delle immagini, in C. Lambrugo (a cura di), Στην υγειά μας. Studi in omaggio a Giorgio Bejor, Sesto Fiorentino 2020, pp. 13-20.
  • Scheda di catalogo 12/01008336, P. Moreno 1976; aggiornamento G. Ciccarello 2021