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Statua di fanciullo, torso restaurato come Satiro

Arte romana


La scultura rappresenta un fanciullo, stante sulla destra, con la mano sinistra appoggiata su una brocca e il braccio destro flesso, intento a sollevare una coppa. I consistenti interventi integrativi hanno restituito una ponderazione affine a quella della statua antica, sebbene arbitrarie siano la posizione degli arti superiori e la connotazione satiresca della testa moderna. Piccole statue di Fauni, Satirelli, esseri mitici strettamente connessi con il mondo naturale, sono elementi particolarmente diffusi nei giardini e nei peristili delle case romane, spesso adibiti a decorazione di fontane. Per l’esemplare Borghese, tuttavia, non è possibile escludere una originaria funzione funeraria.

La statua può forse corrispondere al “Fauno piccolo ritrovato nei sotterranei” selezionato da Evasio Gozzani nel 1826 per il restauro ai fini dell’allestimento della nuova collezione di Antichità nel Casino Borghese.


Scheda tecnica

Inventario
IC
Posizione
Datazione
I sec. d.C.
Tipologia
Materia / Tecnica
marmo di Luni
Misure
altezza cm 106
Provenienza

Collezione Borghese (documentata per la prima volta nel 1826, Moreno, Sforzini 1987, p. 352); Inventario Fidecommissario Borghese 1833, C, n. 84. Acquisto dello Stato, 1902.

Conservazione e Diagnostica
  • XVI-XVII sec., torso di fanciullo integrato come Satiro
  • 1826, Massimiliano Laboureur o Antonio D’Este
  • 1918, Cesare Fossi
  • 1966, Tito Minguzzi
  • 1996-1998, Liana Persichelli

Scheda

La statua può forse essere riconosciuta nell’elenco delle sculture considerate degne di essere recuperate al fine dell’allestimento della nuova collezione di Antichità, redatto da Evasio Gozzani nel 1826. In particolare, potrebbe trattarsi del “Fauno piccolo ritrovato nei sotterranei” poi affidato agli scultori Massimiliano Laboureur e Antonio D’Este per il restauro (Moreno, Sforzini 1987, p. 352).

La scultura rappresenta un fanciullo, stante sulla destra, con la gamba sinistra retratta e appoggiata a terra con la sola punta del piede. Mentre il braccio sinistro adagiato lungo il fianco, con una brocca in mano, sembra appartenere a un primo rifacimento della statua che ne riproduce la posizione antica, del tutto arbitraria è la resa dell’arto destro flesso con coppa. In generale, la ponderazione risultante da una serie di interventi integrativi sembra affine a quella della statua antica, mentre la testa moderna riproduce un volto paffuto in cui il taglio degli occhi, la bocca semiaperta e le orecchie appuntite, unitamente alla capigliatura con grosse ciocche trattenute da una tenia, tradiscono una natura ferina. Mancano tuttavia elementi che permettano di estendere anche all’originaria statua tale connotazione satiresca. Se da un lato sono particolarmente inusuali statue iconiche di fanciulli con sembianze di Satiro (si veda il ritratto nella collezione Farnese, MANN inv. 6337, Coraggio 2009, p. 72, n. 46), molteplici sono le attestazioni di sculture di membri del corteggio Dionisiaco o dello stesso Dioniso fanciullo vagamente ricollegabili a prototipi statuari prassitelici del IV sec. a.C. Piccole statue di Fauni, Satirelli, quali esseri mitici strettamente connessi con il mondo naturale, sono elementi particolarmente diffusi nei giardini e nei peristili delle domus romane, spesso adibiti a decorazione di fontane. 

Per l’esemplare Borghese, tuttavia, non è possibile escludere una originaria funzione funeraria, al pari della scultura VIIIC conservata nella stessa sala; anche in questo caso, il fine modellato suggerisce una datazione al I sec. d.C.

Jessica Clementi




Bibliografia
  • Indicazione delle opere antiche di scultura esistenti nel primo piano della Villa Borghese, Roma 1840, p. 14, n. 20.
  • A. Nibby, Roma nell’anno 1838, Roma 1841, p. 917, n. 20.
  • Indicazione delle opere antiche di scultura esistenti nel primo piano della Villa Borghese, Roma 1854 (1873), p. 16, n. 20.
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 27.
  • G. Giusti, La Galerie Borghèse et la Ville Humbert Premier à Rome, Roma 1904, p. 24.
  • P. Della Pergola, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1954, p. 10.
  • R. Calza, Catalogo del Gabinetto fotografico Nazionale, Galleria Borghese, Collezione degli oggetti antichi, Roma 1957, p. 10, n. 69.
  • P. Moreno, Museo e Galleria Borghese, La collezione archeologica, Roma 1980, pp. 14-15.
  • P. Moreno, S. Staccioli, Le collezioni della Galleria Borghese, Milano 1981, p. 101, fig. p. 90.
  • P. Moreno, C. Sforzini, I ministri del principe Camillo: cronaca della collezione Borghese di antichità dal 1807 al 1832, in “Scienze dell’Antichità”, 1, 1987, pp. 339-371, in part p. 352.
  • P. Moreno, C. Stefani, Galleria Borghese, Milano 2000, p. 99, n. 25.
  • P. Moreno, A. Viacava, I marmi antichi della Galleria Borghese. La collezione archeologica di Camillo e Francesco Borghese, Roma 2003, p. 181, n. 160.
  • F. Coraggio, Ritratto di fanciullo su busto moderno, in Le sculture Farnese. I ritratti, Volume II, a cura di C. Gasparri, Verona 2009, p. 72, n. 46.
  • Scheda di catalogo 12/01008386, P. Moreno 1979; aggiornamento G. Ciccarello 2021.