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Gesù Bambino

ambito toscano


La tavola è presente in Collezione almeno dalla fine del Seicento; negli inventari antichi e fino alla fine dell'Ottocento, l'opera è riferita ad Andrea del Sarto. Più tardi attribuita genericamente a scuola fiorentina, l'immagine è stata ritenuta priva di pregio, forse anche a causa del cattivo stato di conservazione.

Scheda tecnica

Inventario
452
Posizione
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su tavola
Misure
cm 21 x 17
Provenienza

Inventario 1693, Stanza VI, n. 44; Inventario 1790, Stanza VII, n. 50; Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 30. Acquisto dello Stato, 1902.

Conservazione e Diagnostica
  • 1907, Luigi Bartolucci

Scheda

Nell’inventario del 1693 è possibile rintracciare questo dipinto nell’opera posta «Sotto al Zampanaro a Capo il letto un quadruccio in tavola alto un palmo in circa con un Bambino con il mondo in mano del No 657 di Andrea del Sarto scritto dietro. Cornice di noce profilata in oro». Riportata la medesima attribuzione nei documenti successivi, ritenuta «assurda» da Paola della Pergola (1955), Adolfo Venturi avvicina il quadro ad una più generica scuola fiorentina (1893).

Sicuramente da avvicinare ad un pittore che studia il maestro fiorentino menzionato nei documenti inventariali, si potrebbe pensare per questa tavoletta ad una composizione di tipo devozionale, calibrata sull’iconografia del Bambino Gesù proposta nella Sacra Famiglia Borgherini del Metropolitan Museum di New York (inv. 22.75), o ad una composizione preparatoria, una sorta di bozzetto, per una più complessa opera. Infatti, la piccola tavola, dalla difficile leggibilità a causa dei fori prodotti dai tarli e dalle numerose e significative abrasioni, presenta un piccolo Gesù seduto con un globo in mano. Tale attributo rimanda alla figura del Cristo appellato come ‘Salvator Mundi’, una tradizione molto presente nella pittura rinascimentale nordeuropea, dove la sfera terrestre è sormontata da una croce ad affiancata dalla mano di Gesù in atto di benedire. Questa tipologia di immagini veniva sovente esposta en pendant con una figura della Vergine.

Lara Scanu




Bibliografia
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 240
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 208
  • R. Longhi, Precisioni nelle gallerie italiane. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 228
  • P. Della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, I, Roma 1955, p. 146, n. 268
  • K. Hermann Fiore, Roma scopre un tesoro. Dalla Pinacoteca ai depositi, un museo che non ha più segreti, Roma 2006, p. 147