Il dipinto, probabilmente acquistato da Marcantonio IV Borghese nel 1783, è documentato con assoluta certezza nella raccolta pinciana solo a partire dall'Ottocento. Firmata sul tino poggiato sul pavimento a destra, l'opera si inserisce perfettamente nella produzione di Gillis van Tilborch, artista fiammingo specializzato in questo genere di pittura, educato all'arte da suo padre Egidius e da David Teniers il Giovane. Raffigura un interno di osteria dove alcuni avventori, riuniti intorno a un tavolo, sono ritratti intenti a discutere e schiamazzare.
Cornice ottocentesca decorata con quattro palmette angolari (cm 97 x 117,6 x 8)
(?) Roma, Marcantonio Borghese, 1783 (Della Pergola 1959); Roma, collezione Borghese, 1833 (Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 21). Acquisto dello Stato, 1902.
Firmato sul tino 'TILBORC'
La provenienza di questo dipinto è tuttora ignota. Secondo un'ipotesi poco attendibile formulata da Paola della Pergola (Ead. 1959), l'opera - seppur non compresa nel relativo elenco - sarebbe stata acquistata dal principe Marcantonio IV Borghese nel 1783, giungendo poco dopo nella raccolta pinciana dove è documentata a partire dal 1833 (Inventario Fidecommissario 1833).
La tela fa parte di un genere di pitture largamente ricercate in tutta Europa dai membri della nobiltà e della borghesia, attratti da quadri di piccolo formato con interni di osterie e scene di vita popolare. Firmata sul tino poggiato sul pavimento in basso a destra, fu eseguita dal pittore fiammingo Gillis van Tilborgh tra il 1660-1670, periodo in cui, secondo quanto espresso da Kristina Herrmann Fiore (Ead. 2003), l'artista maturò un proprio stile, interessandosi in particolar modo alla descrizione irrisoria del mondo popolare raffigurando scene di bivacco e interni di osterie. In questo caso, rappresenta una taverna buia e fredda in cui un bevitore e alcuni avventori sono ritratti intorno a un tavolo, mentre alcune donne cuociono pietanze intorno a un camino. Alle loro spalle, emerge una figura femminile con un curioso bastone, probabilmente una cabarettista.
Antonio Iommelli