La tavola, come molte altre opere di autori fiamminghi presenti in collezione, venne acquistata da Marcantonio IV Borghese nel 1783. Firmata e datata, appartiene alla produzione di Gerrit Lundens, artista olandese, specializzato in quadri con scene di genere, noto soprattutto per i suoi ritratti e per aver eseguito una copia della Ronda di notte di Rembrandt.
Questa composizione, raffigurante una lezione di anatomia, mostra un chirurgo mentre medica la spalla a un povero paziente che con una intensa e grottesca smorfia di dolore guarda dritto verso lo spettatore.
Cornice ottocentesca cm 49 x 42 x 5,5
Roma, acquistato da Marcantonio IV Borghese per il tramite di Antonio Asprucci e Gavin Hamilton, 1783 (Della Pergola 1959); Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 38. Acquisto dello Stato, 1902.
Datato e firmato "G. LUNDENS. F. 1648 +".
Un dipinto raffigurante "un chirurgo che medica una spalla a un uomo di Campagna" è così descritto in una ricevuta di pagamento datata 7 luglio 1783, indirizzata da Antonio Asprucci al pittore Gavin Hamilton, quest'ultimo incaricato dal principe Marcantonio IV Borghese dell'acquisto del suddetto quadro e di una seconda opera - forse un suo pendant - rappresentante una 'scuola con diversi ragazzi e il maestro sordo', costati la somma di centoventi scudi (cfr. Della Pergola 1959).
Rimasto anonimo fino al 1870 (cfr. Inv. Fid. 1833; Piancastelli 1891), fu Xavier Barbier de Montault (Id. 1870) a sottrarlo dall'oblio, attribuendo il quadro ad Adrien Brouwer, riferimento ripreso poco dopo da Giovanni Morelli (1892) ma debitamente scartato da Adolfo Venturi (Id. 1893). Questi, infatti, dopo aver letto il nome del pittore e la data di esecuzione del dipinto, passati fino ad allora inosservati, avvicinò il quadro a due composizioni eseguite dal Lundens, una conservata al Museo di Hannover, l'altra presso l'Accademia di Düsseldorf, entrambe condotte a forza di velature e caratterizzate da 'un misterioso colorito, secondo la maniera di Rembrandt' (Id.).
Questo dipinto, eseguito nel 1648, si inserisce perfettamente nella produzione dell'artista, specializzato nelle scene di genere e nei ritratti. In particolare, l'opera è molto vicina per soggetto e personaggi ritratti a diverse sue composizioni, tra le quali emerge l'esemplare di Göttingen (Kunstsammlung der Univesrität) in cui il malcapitato paziente ostenta la stessa smorfia di dolore strizzando leggermente l'occhio destro.
Antonio Iommelli