Il dipinto, acquistato da Camillo Borghese nel 1819, raffigura un gruppo di mucche al pascolo, eseguito secondo la maniera di Paulus Potter, pittore olandese, specializzato nella rappresentazione di animali e paesaggi. Tuttavia la completa assenza di toni trasparenti e alcune durezze hanno spinto la critica a ritenerlo debitamente un'opera di imitazione, realizzato tra la fine del XVIII e i primi anni del XIX secolo.
Cornice ottocentesca con kymation, loto e acanto (cm 66,5 x 84,5 x 10)
Roma, Camillo Borghese, 1819 (cfr. Della Pergola 1959); Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 8. Acquisto dello Stato, 1902.
Questa tavola, assieme alla Visitazione di Martin Mandekens (inv. 274), fu acquistata l'11 agosto 1819 dal principe Camillo Borghese come opera di Paulus Potter, notizia riferita da Giovanni Piancastelli nelle sue note manoscritte (Piancastelli 1891), resa nota nel 1959 da Paola della Pergola (Ead. 1959). Dopo i primi dubbi sulla sua autenticità sollevati dal Platner (Della Pergola 1959), nel 1863 il quadro fu inviato a Bruxelles per essere pulito e sottoposto al giudizio di alcuni esperti, il cui parere spinse Giovanni Morelli e Adolfo Venturi a ritenerlo una copia moderna (Morelli 1893), mancando l'opera di quei toni trasparenti e di quella leggerezza tipici del pittore olandese (Venturi 1893). Tali impressioni, unite al parere negativo di Giulio Cantalamessa (1911-12) e di Roberto Longhi (1928), spinsero Paola della Pergola a pubblicare la tavola come 'Imitazione da Paulus Potter' eseguita tra la fine del XVIII secolo e i primi anni del XIX secolo, giudizio accolto da Kristina Herrmann Fiore (2006) e qui condiviso.
Antonio Iommelli