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Ritratto di donna

Maniera di Pulzone Scipione

Gaeta 1550 ca. - Roma 1598)

Questo splendido ritratto è documentato in collezione Borghese a partire dal 1790, elencato dall'estensore dell'inventario come opera di Scipione Pulzone, artista nato Gaeta e attivo a Roma nella seconda metà del XVI secolo, annoverato all'epoca tra i più raffinati ritrattisti.

Il dipinto raffigura una ricca nobildonna, elegantemente vestita, che tiene tra le mani un piccolo e prezioso libro. Purtroppo, l'assenza di qualsiasi informazione sulla sua identità, nonché sulla provenienza del quadro, rende ardua ogni ipotesi di ricerca.


Scheda tecnica

Inventario
080
Posizione
Datazione
seconda metà del secolo XVI
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su tavola
Misure
cm 76 x 56
Cornice

Salvator Rosa (cm 94 x 75 x 6,5)

Provenienza

Roma, collezione Borghese, 1790 (Inventario 1790, Stanza IV, n. 20); Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 21. Acquisto dello Stato, 1902.

Conservazione e Diagnostica
  • 1903 Luigi Bartolucci (disinfestazione dai tarli);
  • 1905-1906 Luigi Bartolucci (disinfestazione dai tarli);
  • 1936 Carlo Matteucci (fissaggio del colore, soprattutto sul viso; ripresa delle parti abrase);
  • 1958 Renato Massi (restauro della cornice).

Scheda

Nonostante nel 1650 Iacomo Manilli citi più di sessanta ritratti, visti dallo scrittore presso il casino di Porta Pinciana, questo dipinto può essere identificato solo a partire dal 1790, inventariato in tale occasione come opera di Scipione Pulzone. L'attribuzione al pittore gaetano, scartata nel Fidecommisso Borghese a favore di una personalità anonima vicina alla scuola di Raffaello (Inv. Fid. 1833), fu ripresa da Giovanni Piancastelli (1891), seguito negli anni da gran parte della critica (Venturi 1893; Longhi 1928; Della Pergola 1955; Vaudo 1976; Herrmann Fiore 2006), ad eccezione di Federico Zeri che, nel suo volume dedicato al Pulzone (1957), non prende in considerazione questa tavola.

Il dipinto rappresenta una ricca nobildonna, sulla cui identità non si hanno tracce. La misteriosa dama indossa un elegante abito, incorniciato da una lunga collana di perle e ornato da una grossa spilla. Ad arricchire il vestito, raffinati ricami in oro e un morbido velo che, cadendo sulle spalle, avvolge delicatamente il corpo dell'effigiata, ritratta mentre stringe tra le mani un piccolo libro, forse un offiziolo. La cortina sulla sinistra, bordata da una passamaneria dorata, richiama molto da vicino le composizioni del pittore di Gaeta, cui effettivamente l'opera può essere avvicinata.

Antonio Iommelli




Bibliografia
  • I. Manilli, Villa Borghese fuori di Porta Pinciana, Roma 1650, p. 110;
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese, in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 298;
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 75;
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 185;
  • A. De Rinaldis, Catalogo della Galleria Borghese, Roma 1948, p. 54;
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1951, p. 36;
  • F. Zeri, Pittura e controriforma. L'arte senza tempo di Scipione da Gaeta, Toirno 1957 (dipinto non citato);
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, II, Roma 1959, pp. 112-113, n. 166;
  • E. Vaudo, Scipione Pulzone, Gaeta 1976, tav. 48;
  • A. Donò, Scipione Pulzone da Gaeta (1545 - 1598): il pittore della “Madonna della Divina Provvidenza”, in “Barnabiti studi”, XIII, 1996, pp. 7-132, pp. 77-78, cat. 38;
  • K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 31;
  • Scipione Pulzone. Da Gaeta a Roma alle Corti europee, catalogo della mostra (Gaeta, Museo Diocesano, 2013), a cura di A. Acconci, A. Zuccari, Roma 2013 (dipinto non citato).