Il dipinto, entrato in collezione Borghese nel 1907, ritrae una giovane nobildonna, il cui nome - Lucrezia Maraini - si legge nell'iscrizione in alto a sinistra. Elegantemente abbigliata, la dama è ritratta contro uno sfondo scuro in compagnia di un cagnolino, simbolo di unione e fedeltà coniugale, che con tutta probabilità allude all'integrità e alla morigeratezza dell'effigiata.
Acquisto dello Stato, 1907 (Della Pergola 1955).
In alto a sinistra: 'M. LUCRETIA . L. MARAINUS'
L'opera, acquistata nel 1907 per £ 3500 (Della Pergola 1955), fu posta contemporaneamente da Roberto Longhi (1928) nella sfera di Scipione Pulzone e in quella di Lavinia Fontana, nomi di fatto scartati da Paola della Pergola che nel 1955 pubblicò il ritratto come 'Ignoto sec. XVII'. Nel 2006, nel catalogo per immagini della Galleria Borghese, Kristina Herrmann Fiore ha riesumato la pista longhiana, pubblicando la tela come 'Seguace di Lavinia Fontana'.
Antonio Iommelli