Non è certa l'identificazione del dipinto nell'inventario del 1693. Si tratta evidentemente di un'opera di scuola, che per le sue dimensioni può essere stato richiesto per la destinazione privata. La presenza di sant’Antonio da Padova, inconsueta per una Sacra Famiglia con san Giovannino, può forse ricondurre a un committente a lui molto devoto.
Collezione Borghese, Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 21. Acquisto dello Stato, 1902.
L’unica attestazione inventariale sicuramente riconducibile a questa piccola tavola è presente nel Fidecommesso del 1833, dove è citata una «Madonna con bambino ed altri santi, di Benvenuto Garofalo, largo palmi 1, oncie 7, alto palmi 2, oncie 7, in tavola, col sesto tondo della parte superiore».
Il dipinto presenta la Vergine Maria mentre allatta il piccolo Gesù, non proprio neonato, seduto sopra un cuscino con delle nappe dorate; alla sua sinistra, cinto da un suo braccio che lo incoraggia ad avvicinarsi, forse incuriosito dall’allattamento, il piccolo Giovanni Battista controllato, dall’alto, dall’anziano Giuseppe seduto su di un plinto marmoreo. Questo stesso elemento architettonico si ritrova nella medesima posizione, in modo speculare, dalla parte opposta della composizione, vicino al quale si trova appoggiato Sant’Antonio da Padova, riconoscibile dal giglio bianco e dal libro.
I personaggi si trovano immersi in un paesaggio boschivo dove, in lontananza, è visibile un abitato rurale.
L’opera non è sicuramente ascrivibile a Garofalo e la critica è da sempre stata pienamente concorde nell’attribuirla ad un suo seguace.
Lara Scanu