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Statua di togato

Arte romana


La statua, fortemente corrosa per la lunga esposizione agli agenti esterni, rappresenta un togato con gamba sinistra portante, mentre la destra è lievemente flessa e scartata in avanti. Il personaggio indossa la tunica e una ampia toga che avvolge il corpo. Il panneggio è sostenuto dall’avambraccio sinistro avanzato in gesto di offerta, oggi perduto, mentre il destro è proteso in avanti. Gli elementi del drappeggio e l’accurata esecuzione delle pieghe, ancora apprezzabili nonostante la corrosione della superficie, permettono di inquadrare la scultura nello scorcio del I sec. d.C.

Il cattivo stato di conservazione della testa, probabilmente moderna, non rende possibile un’analisi dettagliata.


Scheda tecnica

Posizione
Datazione
I sec. d.C.
Tipologia
Materia / Tecnica
marmo
Provenienza

Collezione Borghese, documentata dal 1837 (ASV, Arch. Borghese 4188). Acquisto dello Stato, 1902. 

Conservazione e Diagnostica
  • 1837 Antonio Ferrari
  • 1995 Consorzio Capitolino
  • 2022 Consorzio RECRO

Scheda

Nell’ambito delle operazioni di restauro strutturale delle fabbriche di Villa Pinciana, nel 1837 l’architetto Luigi Canina predispose l’allestimento di sculture sulla facciata principale, inserendo la statua virile in esame, di ignota provenienza, su una delle quattro basi rettangolari recanti in altorilievo i simboli araldici della famiglia Borghese che scandiscono la balaustra della Terrazza, affiancata a destra da una scultura di analogo soggetto (Petrucci 2014, p. 188).

La statua, fortemente corrosa per la lunga esposizione agli agenti esterni, rappresenta un togato con gamba sinistra portante, mentre la destra è lievemente flessa e scartata in avanti. Il personaggio indossa la tunica e una ampia toga virilis che avvolge il corpo formando un largo sinus fino al ginocchio. Il panneggio è sostenuto dall’avambraccio sinistro avanzato in gesto di offerta, oggi perduto, mentre il destro è proteso in avanti: proprio in occasione dell’allestimento venne “accomodato l’avambraccio e cinque dita della mano destra di restauro” (ASV, Arch. Borghese 4188). Dal fianco destro il balteus sale diagonalmente sulla spalla sinistra con fitte pieghe, mentre l’umbo fuoriesce dal balteus con la caratteristica forma ad U. Gli elementi del drappeggio e l’accurata esecuzione delle pieghe, ancora apprezzabili nonostante la corrosione della superficie, permettono di inquadrare la scultura nello scorcio del I sec. d.C.

Il cattivo stato di conservazione della testa, probabilmente moderna, non rende possibile un’analisi dettagliata.

Nei casi in cui è nota, la provenienza delle statue togate ne attesta l’utilizzo in funzione onoraria in contesti pubblici, ma non è da escludere la destinazione di alcuni degli esemplari anche alla sfera privata, in particolare funeraria.

Jessica Clementi




Bibliografia
  • I. Petrucci, La decorazione scultorea della facciata principale del casino Borghese dall'epoca del principe Camillo ai giorni nostri. Nuove ricerche per la collezione di antichità, in “Archeologia Classica”, 65 2014 pp. 181-216, in part. p. 188.
  • Scheda di catalogo 12/99000467, G. Ciccarello 2021