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Veduta di un porto di mare

Bril Paul

(Anversa 1554 - Roma 1626)

La tela, eseguita intorno al 1611 da Paul Bril per i Borghese, rappresenta una veduta di un porto di mare dominata da un grande veliero con tre pennoni, su cui svettano diverse bandiere, due delle quali recanti lo stemma di casa Borghese e le figure dei santi Pietro e Paolo. Una terza insegna, visibile a prua, raffigura invece l'Immacolata Concezione mentre il vessillo bianco mosso dal vento riproduce le insegne papali sormontate dalle chiavi pontificie e dal triregno. 

Tutt'intorno si dispongono gruppi di uomini, le cui esili figure sono fagocitate dal vasto paesaggio che si apre alle loro spalle, caratterizzato da un cielo plumbeo e da una massa rocciosa su cui sorge una città con un campanile e una torre di guardia.


Scheda tecnica

Inventario
354
Posizione
Datazione
1611
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su tela
Misure
cm 107 x 151
Cornice
Salvator Rosa cm 129,4 x 173,5 x 8
Provenienza
Roma, collezione Scipione Borghese, 1612 (Della Pergola 1959); Roma, collezione Borghese, 1650 (Manilli 1650); Inv. 1693, Stanza XI, n. 90; Inv. 1790, Stanza VIII, n. 7; Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 35. Acquisto dello Stato, 1902.
Mostre
  • 1966 Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica
  • 1985 Roma, Palazzo Venezia
  • 1992 Roma, Palazzo delle Esposizioni
  • 1995 Bruxelles, Palais des Beaux-Arts
  • 1995 Roma, Palazzo delle Esposizioni
  • 2001 Roma, Palazzo Venezia
  • 2011 Madrid, Museo Nacional del Prado
  • 2015 Cassel, Musée départemental de Flandre

Scheda

Secondo la critica, il quadro fu dipinto da Paul Bril per Paolo V e donato dal pontefice a suo nipote Scipione Borghese che nel 1612 corrispose all'indoratore Annibale Durante otto scudi per "una cornice tutta dorata per il paese della nave di Paolo Brillo p[al]mi otto e sei" (Della Pergola 1959, p. 149, n. 208). Segnalata in tutti gli inventari di casa Borghese (Della Pergola 1959), nelle schede di Giovanni Piancastelli (1891) e nel Catalogo di Adolfo Venturi (1893), questa marina è ricordata tra gli altri da Scipione Francucci (1613; per un parere diverso cfr. Herrmann Fiore 1999) e da Iacomo Manilli che nel 1650 la descrisse come "il quadro grande sopra la tavola d'un Porto con molti vascelli [...]".

Non trovando alcuna citazione di questo quadro nella corrispondenza tra il cardinale Federico Borromeo e Paul Bril - che tra il 1610-1611 eseguì per il potente prelato una variante "conforme a quella di M. Crescenti o anco più bello" (Vaes 1931) - Paola della Pergola (1959) ha supposto l'esecuzione di questo dipinto dopo il 1611, anticipata da Didier Bodart (1970, p. 230) al 1610 e precisata da Luigi Salerno (1977) al 1610-1611. Nel 2006, giudicando la tela più matura e meditata rispetto agli esemplari eseguiti per il cardinale Borromeo (Milano, Pinacoteca Ambrosiana) e per monsignor Crescenzi (Bruxelles, Musée Royaux des Beaux-Arts), Francesca Cappelletti ha confermato la datazione dell'opera al 1611 (Cappelletti 2006; Id. 2011), anno in cui il pittore entrò in contatto con Scipione Borghese per la decorazione del casino di Montecavallo.

La tela rappresenta una veduta di un porto di mare, dominata da un grande veliero con tre pennoni, su cui svettano diverse bandiere, due delle quali recanti lo stemma di casa Borghese e le figure dei santi Pietro e Paolo. Una terza insegna, visibile a prua, raffigura invece l'Immacolata Concezione mentre il vessillo bianco mosso dal vento riproduce le insegne papali sormontate dalle chiavi pontificie e dal triregno. Tutt'intorno, infine, si dispongono gruppi di uomini, le cui esili figure sono fagocitate dal vasto paesaggio che si apre alle loro spalle, caratterizzato da un cielo plumbeo e da una massa rocciosa su cui sorge una città con un campanile e una torre di guardia. 

Questo soggetto ebbe una notevole fortuna e fu replicato dall'artista in diverse occasioni: una variante fu eseguita per il cardinale Carlo de' Medici (Firenze, Museo degli Uffizi); un'altra è ricordata da Giulio Mancini nel 1615 (Mancini 1615 ca. [ed. 1956-1957]); un'ultima, attribuita a Bril e databile al 1621, è segnalata nella nota di guardaroba di Scipione Borghese (Corradini 1998, p. 450). 

Un disegno di questa marina fu eseguito nel 1638 da Claude Lorrain (Liber Veritatis fol. 30, Londra, British Museum) che giunto a Roma intorno al 1613 si interessò alle soluzione paesaggistiche di Bril, di Agostino Tassi e di Adam Elsheimer.

      Antonio Iommelli


Bibliografia
  • G. Mancini, Considerazioni sulla pittura, ed. critica a cura di A. Marucchi, L. Salerno, Roma 1956-1957;
  • S. Francucci, La Galleria dell’Illustrissimo e Reverendissimo Signor Scipione Cardinale Borghese cantata in versi [1613], Arezzo 1647, St. 128-132;
  • I. Manilli, Villa Borghese fuori di Porta Pinciana, Roma 1650, p. 99;
  • E. e C. Platner, Beschreibung der Stadt Rom, III, Stuttgart-Tübingen 1830-1842, p. 295;
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese, in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 389;
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 172;
  • A. von Würzbach, Niederländisches Künstler-Lexikon, Wien-Leipzig 1906, p. 185;
  • A. Mayer, Das Leben und die Werke der Brüder Matthäeus und Paul Brill, Leipzig 1910, p. 76;
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 211;
  • M. Vaes, “Prospettiva di mare” de Paul Bril au Musée de l’Ambrosienne à Milan, in Mélanges Hulin de Loo, Bruxelles-Paris 1931, pp. 308-310;
  • L. van Puyvelde, La Peinture Flamande à Rome, Bruxelles 1950, p. 76;
  • P. della Pergola, Itinerario della Galleria Borghese, Roma 1951, p. 50;
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, II, Roma 1959, pp. 149-150;
  • M. Roethlisberger, Les fresques del Lorrain, in “Paragone”, CIV, 1959, p. 46;
  • E. Knab, Die Anfänge des Claude Lorrain, in “Jahrbuch die Kunsthistorischen Sammlungen in Wien”, LVI, 1960, pp. 75-140;
  • G.T. Faggin, Per Paolo Brill, in “Paragone Arte”, CLXXXV, 1965, p. 15;
  • Dipinti fiamminghi di collezioni romane, catalogo della mostra (Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica, 1966), Roma 1966, p. 15;
  • D. Bodart, Les peintres des Pays-Bas méridionaux et de la principauté de Liège à Rome au XVIIème siècle, Bruxelles-Roma 1970, p. 74;
  • Rubens e la pittura fiamminga del ‘600 nelle collezioni pubbliche fiorentine, catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Pitti, 1977), a cura di D. Bodart, Firenze 1977, p. 74;
  • L. Salerno, Pittura di Paesaggio del Seicento a Roma, Roma 1977, pp. 13-14;
  • M. Chiarini, Il paesaggio a Roma fra Sei e Settecento, in "Antologia di belle arti", III, 1979, pp. 144-145;
  • S. Bedoni, Jan Brueghel in Italia e il collezionismo del Seicento, Firenze 1983, pp. 125-126;
  • K. Herrmann Fiore, in Invisibilia. Rivedere i capolavori. Vedere i progetti, catalogo della mostra (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1992), a cura di M. E. Tittoni, S. Guarino, Roma 1992, p. 29;
  • L. Pijl, scheda in Fiamminghi a Roma 1508-1608. Artistes des Pays-Bas et de la Principauté de Liège à Rome à la Renaissance, catalogo della mostra (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1995; Bruxelles, Palais des Beaux-Arts, 1995), Gand 1995, pp. 104-106, n. 33;
  • K. Herrmann Fiore, Guida alla Galleria Borghese, Roma 1997, p. 64;
  • S. Corradini, Un antico inventario della quadreria del Cardinal Borghese, in Bernini scultore: la nascita del barocco in Casa Borghese. catalogo della mostra (Roma Galleria Borghese, 1998), a cura di A. Coliva e S. Schütze, Roma 1998, p. 450;
  • K. Hermann Fiore, Osservazioni sulle Marina di Paul Bril, in "Bollettino d’arte", C, 1999, pp. 191-200;
  • P. Moreno, C. Stefani, Galleria Borghese, Milano 2000, p. 214;
  • F. Cappelletti, scheda in Il genio di Roma, 1592-1623 (catalogo della mostra, Londra, Royal Academy of Arts, 2001; Roma, Palazzo Venezia, 2001) a cura di B.L. Brown, Roma 2001, p. 214, n. 76;
  • C. Hendriks, Northern landscapes on Roman walls: the frescoes of Matthijs and Paul Bril, Firenze 2003, p. 64;
  • K. Herrmann Fiore, scheda in Art energy. L’energia nella storia dell’arte dall’antichità classica al XX secolo, a cura di C. Biasini Selvaggi, Milano 2004, p. 72;
  • K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 117;
  • F. Cappelletti, Paul Bril e la pittura di paesaggio a Roma 1580-1630, Roma 2006, p. 273, n. 104;
  • F. Cappelletti, Le paysage nordique à Rome dans la première décennie du XVIIe siècle: de Bril à Van Swanevelt et aux peintres italiens, in Nature et idéal 2011, p. 152.