Si tratta probabilmente della metà di una base di statua o cippo funerario, del quale si conserva nella stessa sala II l’altra metà (inv. XC). Il monumento doveva, in origine, mostrare specchiature sulle quattro facce delimitate da modanature composte da una gola rovescia e un listello.
La scultura è inquadrabile indicativamente tra il II e il III d.C.
Collezione Borghese, citata nell’Inventario Fidecommissario Borghese 1833, C., p. 46, n. 77. Acquisto dello Stato, 1902.
Il frammento costituisce la metà di una base di statua o cippo funerario; l’altra metà della base è conservata nella stessa sala II (inv. XC), testimoniando, così, l’adattamento e il reimpiego ottocentesco di pezzi durante la fase di riallestimento della Villa succeduta alla famosa vendita alla Francia della collezione di antichità. In origine il monumento doveva presentare semplici specchiature sulle quattro facce, incorniciate da modanature formate da una gola rovescia e un listello. La scultura è esposta nella sala II a sostegno dell’Erma di Eracle adulto ammantato (inv. LXXXVI).
L’opera si può datare indicativamente tra il II e il III secolo d.C.
Giulia Ciccarello