Il frammento appartiene probabilmente della metà di una base di statua o cippo funerario, del quale si conserva nella stessa sala II l’altra metà (inv. LXXXVI). Il monumento doveva, in origine, presentare sulle quattro facce delle semplici specchiature incorniciate da modanature composte da una gola rovescia e un listello.
La scultura è inquadrabile indicativamente tra il II e il III d.C.
Collezione Borghese, citata nell’Inventario Fidecommissario Borghese 1833, C., p. 46, n. 69 (?). Acquisto dello Stato, 1902.
Il frammento è pertinente alla metà di una base di statua o cippo funerario del quale è presente nella stessa sala II l’altra metà (inv. LXXXVI). Il monumento doveva, probabilmente, mostrare in origine specchiature sulle quattro facce delimitate da modanature formate da una gola rovescia e un listello. Le due opere testimoniano l’uso dell’adattamento e del reimpiego ottocentesco di pezzi durante la fase di riallestimento della Villa succeduta alla famosa vendita alla Francia della collezione di antichità.
La scultura, presente nella sala II, è reimpiegata come base dell’Erma di Eracle fanciullo (inv. XC). L’opera si può datare indicativamente tra il II e il III secolo d.C.
Giulia Ciccarello