Ritratto di donna
(Modena 1512 - Fontainebleau 1571)
I lineamenti regolari e ben delineati della dama qui ritratta richiamano da vicino i modelli di Girolamo da Carpi e del Parmigianino, enfatizzati dal pittore con l'uso di una luce tiepida che delicatamente fa emergere il busto della donna dall'oscurità dello sfondo. La giovane, elegantemente vestita e con i cappelli raccolti in una raffinata retina, non indossa gioielli se non un orecchino con pendente di perla che, unito ai gelsomini raccolti nella scollatura, allude verosimilmente alla sua castità.
Scheda tecnica
Inventario
Posizione
Datazione
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su pergamena applicata su tela
Misure
Cornice
Salvator Rosa (cm 59,2 x 48 x 5,8)
Provenienza
Roma, collezione Borghese, 1833 (Inventario Fidecommissario 1833, p. 26). Acquisto dello Stato, 1902.
Mostre
- 1969 Bologna,
- 1998-1999 Milano, Palazzo Reale (L'anima e il volto);
- 2005 Modena, Foro Boario
Conservazione e Diagnostica
- 2002-2003 Andrea Parri, restauro della cornice
Opera attualmente non esposta
Scheda
Questo raffinato ritratto, eseguito su pergamena, successivamente trasportata su tela, è attestato in collezione Borghese a partire dal 1833, elencato nell'Inventario Fidecommissario come opera di scuola veneta.
Nel 1891, sulla scorta di un parere orale di Giovanni Morelli, Giovanni Piancastelli assegna il dipinto al pittore bolognese Lorenzo Sabatini, individuando giustamente quella componente emiliana fino ad allora ignorata dalla critica, letta qualche anno dopo da Carlo Gamba (1924) in favore di Niccolò dell'Abate. Tale ipotesi, nata in seguito al confronto del ritratto Borghese con un dipinto conservato al Museo del Prado, fu accolta cautamente da Roberto Longhi (1928) ma senza alcuna riserva da Aldo de Rinaldis (1935) e da tutta la critica successiva (Beguin 1962; Ead. 1969; Sansone 1998; Beguin 2005; Herrmann Fiore 2006). Secondo Paola della Pergola (1955) che, nel catalogo dei dipinti della Galleria Borghese, pubblicò l'opera con il riferimento all'artista modenese, questa dama mostra una chiara affinità con la figura femminile del Colloquio amoroso del Museo Nazionale di Algeri, rivelando dunque un simile afflato che situerebbe il dipinto Borghese 'nella sfera delle opere dossesche'.
Antonio Iommelli
Bibliografia
- G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese, in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 68;
- A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 74;
- R. Fournier-Sarlovéze, Artistes oubliés, II. Sofonisba Anguissola et ses soeurs. Paris 1902, p. 34;
- C. Gamba, Un ritratto e un paesaggio di Nicolo dell’Abate, in “Cronache d’Arte”, I, 1924, pp. 77-89;
- R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 183;
- A. Venturi, Storia dell'Arte Italiana, IX, Roma 1933, p. 605;
- E. Bodmer, L’attività artistica di Nicolò dell’Abate a Bologna, in “Il Comune di Bologna”, IX-XII, 1934, p. 37;
- A. O. Quintavalle, Parmigianino, Milano 1948, p. 107;
- P. della Pergola, La Galleria Borghese in Roma, Roma 1951, p. 40;
- P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, I, Roma 1955, pp. 57-58, n. 96;
- S. Béguin, Niccolò dell'Abate en France, in “Art de France”, II, 1962, p. 207;
- S. Béguin, in Mostra di Nicolò dell’Abate, catalogo della mostra (Bologna, Palazzo dell’Archiginnasio, 1969), a cura di S. M. Béguin, Bologna 1969, n. 23;
- G. Godi, Niccolò Dell’Abate e la presunta attività del Parmigianino a Soragna, Parma 1976, p. 86;
- R. Sansone, in L’anima e il volto: ritratto e fisiognomica da Leonardo a Bacon, catalogo della mostra (Milano, Palazzo Reale, 1998-1999), a cura di F. Caroli, Milano 1998, p. 124;
- C. Stefani in P. Moreno, C. Stefani, Galleria Borghese, Milano 2000, p. 245;
- F. Lucantoni, Il Museo senza confini. Dipinti ferraresi del Rinascimento nelle raccolte romane, a cura di J. Bentini, S. Guarino, Milano 2002, p. 118, n. 1 (con bibl. prec.);
- S. Béguin, in Niccolò Dell’Abate: storie dipinte nella pittura del Cinquecento tra Modena e Fontainebleau, catalogo della mostra (Modena, Foro Boario, 2005), a cura di S. Béguin, F. Piccinini, Cinisello Balsamo 2005, pp. 355-356, n. 139;
- K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 29.