Galleria Borghese logo
Risultati della ricerca
X
Nessun risultato :(

Consigli per la tua ricerca:

  • I risultati del motore di ricerca si aggiornano istantaneamente non appena si modifica la chiave di ricerca.
  • Se hai inserito più di una parola, prova a semplificare la ricerca scrivendone solo una, in seguito si potranno aggiungere altre parole per filtrare i risultati.
  • Ometti parole con meno di 3 caratteri, ad esempio "il", "di", "la", perché non saranno incluse nella ricerca.
  • Non è necessario inserire accenti o maiuscole.
  • La ricerca di parole, anche se scritte parzialmente, includerà anche le diverse varianti esistenti in banca dati.
  • Se la tua ricerca non produce risultati, prova a scrivere solo i primi caratteri di una parola per vedere se esiste in banca dati.

Sarcofago con Eroti reggenti un clipeo

Arte romana


Il sarcofago infantile, di ignota provenienza, è decorato sulla fronte da clipeo centrale liscio sorretto da due cornucopie e da una coppia di paffuti Eroti alati retrospicienti in volo, con braccia protese, gambe divaricate e volto morbido incorniciato da boccoli. Sotto il motivo centrale si distinguono due crateri a calice rovesciati da cui fuoriescono frutti e, ai lati, una faretra a sinistra e un arco a destra. Il sarcofago Borghese conserva, inoltre, il coperchio decorato con ghirlande sorrette da Eroti in volo e maschere dionisiache acroteriali, soggetto con valore escatologico particolarmente diffuso a partire dalla fine dell’età adrianea.

Il motivo decorativo della fronte ebbe grande successo nelle botteghe romane, come dimostrano i numerosi sarcofagi di produzione urbana con Eroti o Vittorie che reggono un clipeo o una tabella con iscrizione dedicatoria, datati fra l’età antonina e il III sec. d.C.


Scheda tecnica

Inventario
XIVa
Posizione
Datazione
220 d.C.
Tipologia
Materia / Tecnica
marmo di Luni
Misure
altezza cm 34, larghezza cm 106, spessore cm 5,5
Provenienza

Collezione Borghese, citato per la prima volta nell’Inventario Fidecommissario Borghese 1833, C, p. 41, n. 11. Acquisto dello Stato, 1902.

Conservazione e Diagnostica
  • 1962, Ermenegildo Pedrazzoni
  • 1995, Abacus
  • 2008, Consorzio Capitolino

Scheda

Il sarcofago a cassa rettangolare di dimensioni ridotte adeguate alla taglia di un defunto in età precoce, di ignota provenienza, è collocato nel Portico in occasione dell’allestimento ottocentesco della collezione nel Casino di Villa Pinciana, in pendant con un sarcofago di simile soggetto e come base per una statua di Ninfa dormiente.

Decorato sulla fronte entro due listelli lisci aggettanti, presenta un clipeo centrale liscio sorretto da due cornucopie e da una coppia di paffuti Eroti alati retrospicienti in volo, con braccia protese, gambe divaricate e volto morbido incorniciato da boccoli. Sotto il motivo centrale si distinguono due crateri a calice rovesciati da cui fuoriescono frutti e, ai lati, una faretra a sinistra e un arco a destra.

Il clipeusmotiv che caratterizza il rilievo del sarcofago Borghese è di presunta origine microasiatica (Rodenwaldt 1943, p. 13) ed ebbe grande successo nelle botteghe romane, come dimostrano i numerosi sarcofagi di produzione urbana con Eroti in volo o stanti, talvolta sostituiti da Vittorie e disposti simmetricamente, che reggono un clipeo aneprigrafe o con busto ritratto del defunto o, ancora, una tabula con iscrizione dedicatoria, datati fra l’età antonina e il III sec. d. C. (Koch, Sichermann 1982, pp. 238-241; Blanc, Gury 1986, pp. 982-983; Avagliano, Papini 2015, pp. 222-223, n. 61). L’arco e la faretra, per cui viene supposto un rimando ad Apollo ed Artemide, associati a cesti ricolmi di frutta e in prossimità del clipeo sono ricorrenti in altri esemplari, in particolare in sarcofagi infantili (cfr. Sapelli 1988, pp. 213-215, n. 225; Micheli 1985, pp. 250-252, n. V, 15; Teatini 2011, pp. 230-234, n. 48, figg. 217-218; Avagliano 2015, pp. 201-203, n. 52).

Il sarcofago Borghese conserva, inoltre, il coperchio decorato con ghirlande sorrette da Eroti in volo e maschere dionisiache acroteriali, motivo con valore escatologico che ricorre di sovente nelle alzate di sarcofagi a partire dalla fine dell’età adrianea. Nell’ambito delle raffigurazioni su coperchi, lo schema iconografico degli Eroti ghirlandofori, senza la presenza di maschere, è attestato per esempio sul coperchio di un sarcofago dionisiaco ai Musei Capitolini (Matz 1969, 3, n. 200, tavv. 214, 215a; sul putto ghirlandoforo, Stuveras 1969, pp. 71-74).

Dal punto di vista tecnico e stilistico, il fregio del sarcofago Borghese è caratterizzato da un rilievo poco aggettante dal fondo, con uso del trapano evidente nelle chiome, agitate da piccoli fori; l’esecuzione sciatta e semplificata degli Eroti trova precisi confronti con il sarcofago di Postumia Paula Leonica al Museo Nazionale Romano (inv. 115248; Micheli 1985), suggerendo una uguale datazione al primo ventennio del III secolo d.C.

Jessica Clementi




Bibliografia
  • Indicazione delle opere antiche di scultura esistenti nel primo piano della Villa Borghese, Roma 1840, p. 6, n. 13.
  • A. Nibby, Roma nell’anno 1838, Roma 1841, p. 909, n. 13.
  • Indicazione delle opere antiche di scultura esistenti nel primo piano della Villa Borghese, Roma 1854 (1873), p. 6, n. 17.
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 10.
  • G. Giusti, La Galerie Borghèse et la Ville Humbert Premier à Rome, Roma 1904, p. 13.
  • G. Rodenwaldt, Sarkophag-Probleme, in “Römischen Mitteilungen”, 58, 1943, p. 1-96, in part. 13.
  • R. Calza, Catalogo del Gabinetto fotografico Nazionale, Galleria Borghese, Collezione degli oggetti antichi, Roma 1957, n. 211.
  • R. Stuveras, Le putto dans l’art romain, Bruxelles 1969, pp. 71-74.
  • F. Matz, Die dionysischen Sarkophage. Die antiken Sarkophagreliefs III, Berlin 1969.
  • P. Moreno, Museo e Galleria Borghese, La collezione archeologica, Roma 1980, p. 7.
  • P. Moreno, S. Staccioli, Le collezioni della Galleria Borghese, Milano 1981, p.102.
  • G. Koch, H. Sichtermann, Römische Sarkophage, Munchen 1982, pp. 238-241.
  • M. E. Micheli, Sarcofago di Postumia Paula Leonica con eroti clipeofori, in Museo Nazionale Romano, Le sculture, a cura di A. Giuliano, I, 8, Roma 1985, pp. 250-252.
  • N. Blanc, F. Gury, s.v. Eros/Amor, Cupido, in “Lexicon Iconographicum Mythologiae Classicae”, III,1 Zürich München 1986, pp. 982-983.
  • M. Sapelli, Frammento di sarcofago di M. Baebius Asclepiades Iustinus con eroti clipeofori, in Museo Nazionale Romano, Le sculture, a cura di A. Giuliano, I, 10, Roma 1988, pp. 213-215, n. 225.
  • P. Moreno, C. Stefani, Galleria Borghese, Milano 2000, p. 38, n. 6B.
  • P. Moreno, A. Viacava, I marmi antichi della Galleria Borghese. La collezione archeologica di Camillo e Francesco Borghese, Roma 2003, pp. 80-81, n. 31.
  • A. Teatini, Repertorio dei sarcofagi decorati dalla Sardegna romana, Roma 2011, pp. 230-234, n. 48, figg. 217-218.
  • A. Avagliano, Sarcofago con eroti e con gruppi di Eros armato e Psiche, in Opere dalla Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli. Le sculture antiche. I Ritratti e rilievi, a cura di M. Papini, Roma 2015, pp. 201-203, n. 52.
  • A. Avagliano, M. Papini, Sarcofago con eroti reggenti una tabula, in Opere dalla Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli. Le sculture antiche. I Ritratti e rilievi, a cura di M. Papini, Roma 2015, pp. 222-223, n. 61.
  • Scheda di catalogo 01008290 P. Moreno 1976; aggiornamento G. Ciccarello 2021.