Galleria Borghese logo
Risultati della ricerca
X
Nessun risultato :(

Consigli per la tua ricerca:

  • I risultati del motore di ricerca si aggiornano istantaneamente non appena si modifica la chiave di ricerca.
  • Se hai inserito più di una parola, prova a semplificare la ricerca scrivendone solo una, in seguito si potranno aggiungere altre parole per filtrare i risultati.
  • Ometti parole con meno di 3 caratteri, ad esempio "il", "di", "la", perché non saranno incluse nella ricerca.
  • Non è necessario inserire accenti o maiuscole.
  • La ricerca di parole, anche se scritte parzialmente, includerà anche le diverse varianti esistenti in banca dati.
  • Se la tua ricerca non produce risultati, prova a scrivere solo i primi caratteri di una parola per vedere se esiste in banca dati.

Sacra Famiglia

Maniera di Roncalli Cristoforo detto Pomarancio

Pomarance 1552 - Roma 1626)

Il dipinto, forse identificabile con un'opera analoga descritta in un inventario seicentesco, è attestato con assoluta certezza in collezione Borghese a partire dal 1833, variamente attribuito dalla critica a Niccolò Circignani e a Cristoforo Roncalli, artisti noti con lo stesso pseudonimo di 'Pomarancio'. Raffigura Gesù bambino mentre abbraccia la Vergine Maria, qui ritratti contro uno sfondo scuro da cui affiora la figura del vecchio Giuseppe. I colori delle loro vesti e la posa complessa del fanciullo s'ispirano certamente a modelli del manierismo romano, caratteristiche che insieme alla costruzione artificiosa della prospettiva e la varietà di sguardi ed espressioni, riportano la tavola nella cerchia del Roncalli.


Scheda tecnica

Inventario
365
Posizione
Datazione
fine XVI secolo
Tipologia
Periodo
Materia / Tecnica
olio su tavola
Misure
cm 72 x 55
Cornice

Fine '800 - inizi '900 (cm 88,5 x 72 x 4)

Provenienza

(?) Roma, collezione Borghese 1693 (Inventario 1693, Stanza V, n. 54; Della Pergola 1959); Roma, collezione Borghese, ante 1833 (Inventario Fidecommissario Borghese 1833, p. 10, n. 40). Acquisto dello Stato, 1902.

Conservazione e Diagnostica
  • 1936 Augusto Cecconi Principi.

Scheda

La provenienza di questo dipinto è tuttora ignota. Secondo Paola della Pergola (1959), giunse in casa Borghese entro il 1693, anno in cui l'opera sarebbe stata così descritta presso Palazzo Borghese di Campo Marzio: "un quadro di tre palmi, la Madonna con il Bambino in piedi, n. 338 in tavola" (Inv. 1693; Della Pergola 1959). Tale ipotesi, seppur percorribile, resta però alquanto dubbia, mancando il documento di quegli elementi chiari per un sicuro riconoscimento del quadro.

Attribuito genericamente negli elenchi fedecommissari al 'Pomarancio', fu riferito con più precisione da Giovanni Piancastelli (1891) e da Adolfo Venturi (1893) a Niccolò Circignani, nome rifiutato da Hermann Voss (1920), Roberto Longhi (1928) e Paola della Pergola (1959) in favore di Cristoforo Roncalli, artista pisano, nato a Pomarance come Niccolò prima di lui.

Nel 1978 Carlo Volpe cercò di sciogliere ogni dubbio: la tavola Borghese risultava una copia di un dipinto piacentino eseguito dal Roncalli (già Piacenza, coll. privata), da cui però l'autore si sarebbe discostato in alcuni particolari, pista non accolta da William C. Kirwin (1979) che dal canto suo riteneva la composizione romana un autografo giovanile roncalliano (Id. 1972), realizzato a suo dire attorno al 1580-81, come suggerirebbero alcune soluzioni affini alla maniera di Raffaellino da Reggio.

Sicuramente alcune ingenuità già debitamente evidenziate dalla critica (cfr. Chiappini di Sorio 1983), come la durezza dei volti e il fare vago e approssimativo riscontrabili nella figura evanescente di Giuseppe e nel disegno imperfetto delle gambe del Bambino, spingono ad escludere l'opera dal catalogo del Roncalli e ad avvicinarla ad un pittore della sua cerchia.

Antonio Iommelli




Bibliografia
  • G. Piancastelli, Catalogo dei quadri della Galleria Borghese, in Archivio Galleria Borghese, 1891, p. 247;
  • A. Venturi, Il Museo e la Galleria Borghese, Roma 1893, p. 175;
  • H. Voss, Die Molerei der Spätrenaissance in Rom und Florenz, Berlin 1920, p. 538 nota 1;
  • R. Longhi, Precisioni nelle Gallerie Italiane, I, La R. Galleria Borghese, Roma 1928, p. 213;
  • P. della Pergola, La Galleria Borghese. I Dipinti, II, Roma 1959, p. 47, n. 65;
  • W. C. Kirwin, Christofano Roncalli (1551/2 - 1626), an exponent of the proto-baroque. His activity through 1605, tesi di dottorato, (Stanford, Stanford University), 1972, pp. 334-337;
  • K. Rozman, Painter Franc Kavčič/caucig and his drawings of old masterpieces, in “Zbornik za umetnostno zgodovino”, XI-XII, 1974-1976, pp. 58-59;
  • C. Volpe, Una precisazione sul Roncalli, in "Paragone.Arte", XXIX, 1978, pp. 87, 89 n. 2;
  • W. C. Kirwin, in Disegni dei toscani a Roma (1580-1620), catalogo della mostra (Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe, 1979), a cura di M.L. Chappell, W.C. Kirwin, Firenze 1979, p. 23;
  • I. Chiappini di Sorio, I pittori bergamaschi, a cura della Banca popolare di Bergamo, IV, Bergamo 1983, cat. n. 108;
  • K. Herrmann Fiore, Galleria Borghese Roma scopre un tesoro. Dalla pinacoteca ai depositi un museo che non ha più segreti, San Giuliano Milanese 2006, p. 121.